La catena di pizzerie Berberè ha consolidato la sua presenza in Italia e all’estero, raggiungendo un totale di venti locali nel nostro paese e inaugurando recentemente il suo terzo ristorante a Londra. I fondatori Matteo e Salvatore Aloe hanno adottato un approccio strategico e graduale, evitando accelerazioni brusche nonostante l’ingresso nel capitale di Hyle Capital, che ha acquisito una quota del 40% dell’azienda. Questo articolo esplora la crescita e le future prospettive della catena di pizzerie.
L’espansione di Berberè non si limita all’Italia, ma si estende anche alla capitale britannica. Nel 2024, il marchio ha registrato tre nuove aperture in località strategiche quali Firenze, Bologna e Milano, con l’imminente apertura di un secondo locale a Roma. A Londra, il brand ha avviato una nuova fase dopo aver superato le difficoltà iniziali degli scorsi tentativi di ingresso nel mercato. Un passaggio fondamentale che ha permesso al marchio di riemergere con una nuova strategia.
Le scelte fatte dai fondatori hanno sempre puntato su una qualità sostenibile. La base di questo approccio è la cura nella selezione delle farine biologiche e nella preparazione della pizza, il cui processo di lievitazione è considerato essenziale. Il motto “Lievito Madre” racchiude questo impegno nella ricerca della qualità. Le farine utilizzate e i metodi di preparazione hanno costruito una reputazione che si riflette nei risultati economici.
Nel 2024, il fatturato di Berberè ha raggiunto i 23 milioni di euro, con una marginalità del 10% di EBITDA. Nonostante la costante crescita, i fondatori enfatizzano che il modello di business non è paragonabile a quello di altre catene che puntano su aperture rapide. Ogni nuovo locale è gestito direttamente, un elemento che riflette la dedizione al controllo della qualità in ogni fase del processo.
Il modello di crescita adottato da Berberè si distingue per la gestione diretta di ciascun ristorante, compreso quello di Londra. Questa scelta ha permesso ai fondatori di mantenere un alto standard qualitativo, garantendo un’esperienza mantendosi in linea con le aspettative dei clienti. A differenza di molte catene che preferiscono il franchising, Berberè pone l’accento sulla qualità e sulla selezione degli ingredienti. Questa strategia, pur essendo meno flessibile rispetto a modelli con franchising, consente un maggiore controllo e un carattere distintivo al marchio.
I fondatori prevedono di continuare su questa linea, mantenendo tassi di crescita simili a quelli attuali per i prossimi anni. I progetti futuri includono ulteriori aperture a Roma e Londra, confermando la strategia di una crescita sana e controllata. L’attenzione ai dettagli, dalla preparazione della pizza alla selezione degli arredi dei ristoranti, è un aspetto di fondamentale importanza. La qualità è curata in ogni fase dell’esperienza dei clienti e ogni nuovo locale è concepito per rispecchiare questo valore.
Un cambiamento significativo nel piano di sviluppo potrebbe arrivare nelle prossime aperture in Asia, dove Berberè cerca di espandere il suo marchio. Salvatore Aloe ha spiegato che, per ragioni logistiche, sarà difficile gestire direttamente i ristoranti in questa nuova regione. Pertanto, la catena sta avviando contatti con partner locali esperti nel settore del food retail. Questo approccio mira a garantire un controllo approfondito del marchio anche nella distanza fisica e culturale.
Il piano prevede infatti di instaurare relazioni stabili con operatori locali solidi, per assicurare che Berberè possa entrare nel mercato asiatico senza compromettere la qualità del prodotto. Il focus sarà rivolto all’apertura di diversi locali, sempre con l’intento di mantenere gli standard qualitativi attuali e di rendere la proposta culinaria in linea con le abitudini locali. Sebbene i dettagli su quali città asiatiche verranno scelte per l’espansione non siano ancora stati definiti, il potenziale per una crescita nella regione è ritenuto promettente dai fondatori.
La strada tracciata da Berberè si rivela così come un percorso pianificato e dettagliato, ridisegnando l’idea della pizzeria italiana nei paesi in cui apre, mantenendo un messaggio chiaro e una qualità ineccepibile.