La charlotte alle mele è un dolce che incanta con la sua eleganza e il suo sapore avvolgente. Originario della Francia, questo dessert impreziosito da un cuore cremoso di mele caramellate incanta i palati e porta con sé una storia ricca. Creata alla fine del Settecento dal noto chef Antonin Carême, in onore della regina Carlotta, moglie del re inglese Giorgio III, la charlotte si è evoluta nel tempo fino a diventare uno dei must della pasticceria. Scopriamo insieme gli ingredienti e il procedimento per realizzare questa delizia da servire in occasioni speciali e non solo.
La charlotte alle mele richiede un insieme di ingredienti ben bilanciati che la rendono irresistibile. È indispensabile un chilo di mele renette, che conferiscono il giusto equilibrio tra dolcezza e acidità, mentre per la base utilizziamo circa 300 grammi di pan brioche, circa diciotto fette. Lo zucchero semolato, non meno di 200 grammi, sarà fondamentale per caramellare le mele e ottenere quel sapore inconfondibile. Non dimentichiamo i 100 millilitri di vino bianco e 100 millilitri di acqua, che uniti a 80 grammi di uvetta e 50 grammi di pinoli, creano un mix di sapori stupefacente. Infine, 50 grammi di burro morbido, il succo e la scorza di un limone, mezzo cucchiaino di cannella in polvere e un po’ di rum per il tocco finale completano la nostra lista.
La charlotte, come detto, non è un dolce qualunque: affonda le sue radici nella pasticceria del ‘700 francese, un periodo in cui la cucina era vista come arte. Antonin Carême, già a quel tempo, aveva compreso l’importanza della presentazione e della delicatezza dei sapori. Ideando questo dolce, egli voleva rendere omaggio a Carlotta, maestosa figura del suo tempo. Alla base della sua creazione, non c’era solo l’idea di un dolce da gustare, ma anche un’opera d’arte da ammirare. L’accostamento tra le mele, l’uvetta e i pinoli rende la charlotte un dessert non solo buono da mangiare, ma anche bello da vedere, un vero trionfo nella sua forma.
Per realizzare la charlotte alle mele è fondamentale seguire dei passaggi chiave. Iniziamo mettendo a bagno l’uvetta per circa dieci minuti in acqua tiepida, così da reidratarla e farle riacquistare morbidezza. Nel frattempo, sbucciamo le mele, eliminando i torsoli e tagliandole a fettine. In una padella ampia, uniamo 150 grammi di zucchero, acqua e vino bianco, aggiungendo la cannella e la scorza di limone per aromatizzare. Una volta che la miscela sarà calda, aggiungiamo le mele e le facciamo cuocere dolcemente fino a che non risulteranno morbide e leggermente caramellate. Non dimentichiamo il burro che, unito a zucchero e a un po’ di liquido di cottura delle mele, darà alla charlotte una consistenza cremosa da sognare.
L’assemblaggio della charlotte è un momento cruciale. Prendiamo uno stampo a cerniera da diciotto centimetri e lo spennelliamo con il composto di burro e zucchero, creando un fondo appetitoso. Rivestiamo poi i bordi con le fette di pan brioche, che devono sovrapporsi leggermente tra di loro per creare un involucro perfetto. Adesso, è il momento di fare uno strato di mele caramellate e cospargerlo con uvetta e pinoli, creando un alternarsi di fragranze e consistenze fino ad esaurire gli ingredienti, terminando con un ultimo strato di pan brioche. Non dimentichiamo di spennellare la parte superiore, per aggiungere sapore e doratura durante la cottura in forno a 170 °C per circa trenta minuti.
Una volta sfornata, è importante lasciar raffreddare completamente la charlotte prima di sformarla. Questo passo garantisce una presentazione impeccabile al momento di servire. Ideale per una merenda o come dessert da gustare in festa, la charlotte può essere accompagnata da una spolverata di zucchero a velo o da una pallina di gelato alla vaniglia, per chi ama i contrasti di temperatura. Questo dolce può essere conservato in frigo, avvolto in pellicola trasparente, per un paio di giorni, ma è difficile che resista a lungo, vista la sua golosità.
Seguendo questi passaggi, chiunque potrà portare in tavola un dolce dal sapore autentico e dalla storia affascinante, realizzando così un vero e proprio viaggio tra tradizione e gusto.