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Controlli INPS a tappeto: se non hai inviato questa comunicazione ti bloccano tutto

Diversi sono i bonus quanto gli assegni di aiuto che il Governo ha elargito nel corso di quest’anno a coloro che ne avevano bisogno e fatto richiesta. Ma ora, dall’INPS, scattano i dovuti controlli.

In particolare, i controlli sono stati destinati a tutti coloro che hanno ricevuto l’assegno di inclusione. Tutti coloro che sono destinatari di questa misura economica sono stati soggetti di controlli da parte dell’Ente previdenziale. Cosa è successo?

Chi riceve questo assegno ogni mese, vuol dire che soddisfa determinati requisiti richiesti per il suo ottenimento. Ma ci sono anche degli obblighi da rispettare.

Assegno di Inclusione: i controlli dell’INPS

Gli aiuti economici destinati alle famiglie o alle persone che ne hanno necessità sono stati il pilastro della politica economica del Governo. Ma, ovviamente, ci sono dei controlli che devono essere effettuati per capire se effettivamente tutti coloro che ne hanno fatto domanda, o che già li ricevono, sono davvero in possesso di tutti i requisiti richiesti. Quando questo non è, c’è la pena dell’esclusione dal ricevere, ancora, l’assegno economico di aiuto.

L’attenzione, in particolare, è stata espressa per l’Assegno di Inclusione, aiuto economico che sarà erogato, ogni mese, anche nel 2025. Ma c’è una importante comunicazione che viene proprio dall’INPS: ad inizio anno, scatterà un temporaneo addio alla prestazione per le famiglie percettrici dell’aiuto economico. Qual è il motivo?

Sarà attivata una prima interruzione dei pagamenti quando si raggiungerà la scadenza normativa e, per ottenere di nuovo l’assegno ogni mese, si dovrà nuovamente presentare la domanda, un mese dopo l’avvenuta sospensione e l’attestazione da parte dell’INPS. Questo comporterà che, dal 2025 in poi, il numero degli assegni mensili scenderà per un totale di 11 all’anno.

Quali sono, quindi, le nuove modalità di rinnovo? Innanzitutto, il rinnovo dovrà essere richiesto dopo 18 mesi di erogazioni. Successivamente, il periodo massimo di fruizione scenderà a dodici mesi rinnovabili nuovamente. In pratica, se una famiglia percepisce l’assegno di inclusione, in maniera continuativa, da gennaio 2024, arrivati a luglio 2025 vedrà l’interruzione.

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La sospensione e la riattivazione: come effettuarla

Chi, invece, ha iniziato ad averlo da febbraio 2024, arriverà fino ad agosto 2025 e poi ci sarà lo stop e così via. Da qui, poi, la necessità di rifare nuovamente domanda per poterlo riottenere. Le famiglie che lo ricevono, ora, vedono davanti a loro un serio pericolo di non veder più riattivato l’aiuto economico, ma tutto questo è legato anche ad altre caratteristiche della misura stessa.

Partiamo dal fatto che tale tipo d’aiuto economico viene dato alle famiglie con minori, con persone invalide o soggette ad un disagio economico o sociale, agli over 60 e tutti, ovviamente, nel dovuto rispetto di regole ben precise. Tutte le norme da rispettare e i limiti che un nucleo familiare ha dovranno essere posseduti dal momento dell’invio della domanda sino a tutta la durata di fruizione del beneficio economico.

È dovere del cittadino comunicare se ottiene o ha eventuali rapporti di lavoro durante il periodo di erogazione dell’assegno stesso, come anche deve essere comunicata all’ente ogni singola variazione occupazionale di un membro del nucleo familiare. Nel caso di controlli, come si stanno effettuando, venissero riscontrate delle irregolarità, l’INPS procederà immediatamente con la sospensione del versamento dell’aiuto economico.

Published by
Rosalia Gigliano