La classifica delle province italiane dove si vive al meglio: scopri le migliori! - (Credit: www.today.it)
Bergamo, una delle gemme lombarde, si afferma quest’anno come la provincia italiana con la migliore qualità della vita. Questo riconoscimento, peraltro storico, non è frutto del caso, ma è il risultato di un’analisi approfondita realizzata dal Sole 24 Ore. Nella graduatoria dell’edizione 2024, la città ha fatto un incredibile balzo dal quinto al primo posto, scavalcando altre province ben conosciute per il loro appeal. Il panorama è interessante, con notizie che riguardano il benessere dei cittadini in tutta Italia. Mentre molte grandi città vedono un declino nel loro posizionamento, il Nord-Est brilla, e il Sud, purtroppo, continua a oscillare in fondo alla classifica.
La crescita di Bergamo è stata rapida e sorprendente. L’anno scorso, infatti, era in quinta posizione, ma il recente studio ha confermato che quest’anno occupa il primo gradino del podio, un risultato che riflette la qualità della vita vissuta dai suoi cittadini. Subito dopo Bergamo, troviamo Trento e Bolzano, che si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto. La top ten vede anche la presenza di altre città, come Monza e Cremona, seguite da Udine, Vicenza e Verona. Quest’ultima città, con il suo storico patrimonio e la vivace vita culturale, ha visto un rinnovato interesse anche nel settore turistico. È curioso notare che in questa speciale classifica sembra essercene una sorta di esodo dalle tradizionali metropoli, proprio come nel caso di Bologna, che, pur rimanendo la prima delle grandi città, scivola giù di ben sette posizioni rispetto al 2023. La top ten dunque spicca per l’assenza di diverse aree metropolitane, una situazione davvero insolita rispetto agli anni passati.
Mentre alcune province del Nord godono di un elevato standard di vita, il Sud continua a scontrarsi con una serie di problematiche. Reggio Calabria conquista purtroppo il titolo di fanalino di coda in questa classifica. La posizione 83 è l’inizio di un elenco che mostra una concentrazione di città meridionali le cui condizioni di vita non sembrano migliorare. Catania, Messina, Palermo e Napoli si trovano tutte in posizioni basse, con Napoli che segna un preoccupante 106esimo posto. Si può così osservare come il quadro sia piuttosto stagnante per la maggior parte delle province del Mezzogiorno, nonostante l’evidente crescita del Pil pro capite in alcune aree. Palma di maggiore nota è Palermo, che evidenzia chiari segnali di cambiamento, sebbene ciò non possa nascondere il fatto che molte province continuano a lottare per risalire nella classifica. Anche l’offerta turistica, che in altre città sta crescendo, in queste aree resta limitata. Tuttavia, è interessante notare che alcuni territori meno urbanizzati, come il Sud Sardegna e Enna, hanno visto un incremento nel numero di turisti, una notizia che non può passare inosservata.
Allora, cosa stanno vivendo le grandi città? Bologna e Milano, storicamente in cima alla classifica, continuano a mantenere un buon livello di qualità della vita. Bologna, che ha già ottenuto il riconoscimento in passato, si trova ora in nona posizione, ma ha perso sette posti rispetto all’anno scorso. Milano, pur mantenendo una leadership nel settore “Affari e Lavoro”, scivola alla dodicesima posizione. Firenze, più in basso, si ferma al 36esimo posto, pur detenendo il primato per quanto riguarda la qualità della vita per le donne. La competizione tra queste regioni dimostra come ogni anno ci siano sempre più sfide da affrontare. Le province di Cagliari e Venezia, per esempio, stanno vivendo un vero e proprio tonfo, rispettivamente alla 44esima e 46esima posizione. È necessaria quindi una seria riflessione su come migliorare la vita dei cittadini in queste aree, affinché anche le città del Sud possano un giorno aspirare a raggiungere livelli analoghi. Curiosamente, gli unici territori del Sud a trovare una posizione medio-alta sono Bari, all’65esimo posto, che ha tenuto botta nonostante le sfide. Un panorama che invita a riflettere, senza dubbio.