Con l’introduzione di nuove norme sulla sicurezza stradale, che coinvolgono l’utilizzo degli alcollock, la guida in stato di ebbrezza sta diventando un tema sempre più centrale nel dibattito pubblico. Questo dispositivo ha come obiettivo principale quello di limitare incidenti e situazioni pericolose legate all’uso di alcol. Ma cosa comporta in concreto l’adozione di queste regole? Scopriamo i dettagli che riguardano la nuova legge e le sue implicazioni.
A partire dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada, i conducenti sorpresi a guidare con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro saranno obbligati ad installare l’alcolock sulla propria autovettura. Si tratta di un dispositivo innovativo che blocca l’accensione del veicolo se il test alcolemico risulta positivo. Questa norma, contenuta nell’articolo 1 della legge sulla sicurezza stradale, rappresenta un passo significativo per la sicurezza in strada, poiché mira a ridurre il numero di incidenti che si verificano per abuso di alcol.
Attenzione, però: l’obbligo di installazione dell’alcolock non riguarda solo i conducenti con alcolici elevati, ma si applica anche a coloro che si trovano tra 0,8 e 1,5 grammi per litro nel sangue. Purtroppo, bastano due o tre birre per superare questi limiti. In questi casi, il dispositivo deve rimanere installato per almeno due anni, mentre se il tasso è maggiore, l’installazione sarà obbligatoria per almeno tre anni. Inoltre, la patente degli automobilisti verrà aggiornata con i codici che segnalano l’obbligo, creando un chiaro deterrente.
Uno degli aspetti più sorprendenti di questa nuova politica è il modo in cui influenzerà la patente di guida degli automobilisti. Infatti, le nuove normative prevedono l’aggiunta di due codici: il codice 68, che indica il divieto di consumo di alcol, e il codice 69, che segnala la necessità di guidare solo veicoli dotati di alcolock. Queste misure non servono solo a punire i trasgressori, ma mirano anche a formare una cultura della responsabilità al volante.
Cosa succede se un automobilista non rispetta questa nuova legislazione? Le notifiche saranno chiare: chi viene trovato alla guida senza alcolock o con un dispositivo manomesso verrà sanzionato severamente. La legge stabilisce che le prescrizioni durano per almeno due anni, a meno che non venga indicato diversamente dalla commissione medica. Inoltre, tutti i dettagli riguardanti l’installazione e le caratteristiche del sistema di blocco verranno regolati da un decreto attuativo che dovrà essere emesso entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.
Ma come funziona effettivamente l’alcolock? Questo dispositivo, noto anche come “ignition interlock device” o “breath alcohol ignition interlock device”, è essenzialmente un etilometro che si collega all’accensione dell’auto. In altre parole, prima di avviare il motore, l’automobilista deve sottoporsi a un test alcolemico. Se l’alcol viene rilevato, l’accensione viene bloccata, impedendo di fatto la guida sotto gli effetti dell’alcol.
Un aspetto particolarmente interessante è il costo di questi dispositivi, che al momento non è ben definito. Si stima che possa variare, ma alcuni forum parlano di spese mensili intorno ai 100 dollari negli Stati Uniti, escludendo i costi iniziali di installazione e rimozione. Se questa cifra fosse confermata, si tratterebbe di un fardello non trascurabile, che potrebbe ammontare a circa 1.000-1.500 euro all’anno! Tuttavia, finché non verranno rilasciate informazioni più dettagliate tramite il decreto attuativo e non ci saranno casi certi di conducenti con il “codice 69”, rimane difficile prevedere quali saranno le spese reali da affrontare.
Questa nuova legge, quindi, potrebbe segnare un cambiamento epocale nelle regole della strada e nel modo in cui si concilia libertà personale e sicurezza collettiva. Sarà ora interessante osservare come risponderà il pubblico a queste nuove normative e si aspetta un dibattito acceso su temi di responsabilità al volante.