Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha recentemente ottenuto la registrazione ufficiale del logo che ritrae Alberto da Giussano, una figura storica simbolo dell’autonomia lombarda del XII secolo. Questa decisione arriva dopo quasi sei anni dalla richiesta iniziale, segnalando un importante sviluppo per il partito. L’immagine rappresenta il condottiero con spada e scudo, ed è diventata un simbolo della Lega, in particolare durante l’era di Umberto Bossi. L’approvazione da parte dell’Ufficio brevetti e marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha concluso un percorso burocratico complesso per Salvini e il suo team legale.
Una nota dell’Adnkronos evidenzia che il 9 gennaio scorso l’ufficio competente ha dato il via libera alla registrazione del logo di Alberto da Giussano. L’iter era iniziato il 15 giugno 2018, quando Salvini presentò la domanda di registrazione, insieme a quella per i simboli ‘Lega Salvini Premier’ e di un altro logo contenente solo la scritta ‘Lega’. La registrazione del marchio di Alberto da Giussano è stata una richiesta cruciale, in quanto rappresenta un elemento centrale per l’identità visiva del partito.
Data la lunghezza del processo, vari sono stati i documenti comunicati tra il team legale di Salvini e l’ufficio ministeriale. L’avvocato Andrea Valente Cioncoloni ha chiarito che il lungo percorso era legato a “tempistiche d’ufficio” e che eventuali rilievi sono stati risolti attraverso una “risposta a rilievo” presentata nel luglio 2023. La trasparenza e la comunicazione costante tra le parti coinvolte hanno avuto un ruolo fondamentale per raggiungere il traguardo finale.
Il marchio registrato di Alberto da Giussano è caratterizzato dall’immagine del condottiero, rappresentato con la spada sguainata rivolta verso l’alto e uno scudo nell’altra mano. Sullo scudo è presente l’immagine del Leone di San Marco, che aggiunge un elemento di storicità e cultura alla figura. Questo design non è solo una scelta estetica, ma un richiamo a valori e tradizioni riconosciute, che risuona profondamente con il messaggio identitario della Lega.
Il logo ha una palette di colori blu e bianco su sfondo bianco, incapsulato in un cerchio blu. Questa scelta cromatica è strategica, poiché il blu è solitamente associato a stabilità e fiducia, elementi che il partito cerca di trasmettere al proprio elettorato. La registrazione include anche le classi di Nizza 36, 41 e 45, indicate per diversi ambiti di utilizzazione e protezione del marchio.
Negli ultimi giorni, il partito di Matteo Salvini ha risposto a delle voci riguardanti possibili modifiche al simbolo in vista di un congresso. In una dichiarazione ufficiale, si è definito “fantasie giornalistiche” qualsiasi insinuazione su cambiamenti strutturali nel logo o nel nome del partito. L’accento è stato posto sull’intenzione di focalizzarsi su progetti di crescita e sulle sfide nazionali e internazionali.
La Lega si prefigge di affrontare questioni rilevanti come il lavoro, la sicurezza e le riforme, sottolineando la propria posizione di leadership nelle tematiche di grande attualità per il Paese. La registrazione del logo di Alberto da Giussano, quindi, non è solo un aspetto burocratico, ma accompagna anche una strategia politica mirata a consolidare il posizionamento del partito all’interno del panorama politico italiano.