Sapevi che puoi avere la doppia pensione? Per attivarla devi correre al CAF, nessuno lo sa e si perde un’occasione. Cosa sapere.
L’argomento delle pensioni e degli aiuti economici è sempre di grande attualità, specialmente per i più vulnerabili della nostra società. In particolare, molti superstiti di pensionati INPS non sono a conoscenza della possibilità di ottenere un ulteriore supporto economico attraverso l’assegno di vedovanza, un’integrazione che può rivelarsi fondamentale per le loro finanze. Questo articolo si propone di chiarire i dettagli di questa opportunità e di come richiederla.
Il lutto per la perdita di un congiunto è già di per sé un momento estremamente difficile da affrontare. A questo dolore si sommano spesso le preoccupazioni economiche, specialmente quando la pensione del defunto rappresentava l’unica fonte di reddito per la famiglia. In questi casi, lo Stato italiano offre un aiuto attraverso la pensione di reversibilità. Questo sussidio è una quota della pensione che il defunto percepiva e viene erogato ai superstiti in base a specifici criteri, come il grado di parentela e il numero dei beneficiari.
Ad esempio, una vedova può ricevere il 60% dell’importo della pensione del marito defunto, mentre se ci sono figli a carico, la percentuale può arrivare fino al 100%. Tuttavia, è importante notare che eventuali redditi personali dei superstiti possono influenzare l’importo della pensione di reversibilità, portando a riduzioni dell’assegno. Nonostante ciò, questa misura permette di alleviare le difficoltà economiche e mantenere, per quanto possibile, il tenore di vita precedente.
Ma cosa succede se oltre alla pensione di reversibilità si può accedere anche all’assegno di vedovanza? Questa è una possibilità che molti non conoscono e che può aumentare significativamente le entrate mensili di un coniuge vedovo. L’assegno di vedovanza è un contributo economico aggiuntivo che può essere richiesto da chi percepisce la pensione di reversibilità, a condizione di soddisfare alcuni requisiti.
In particolare, l’assegno di vedovanza è destinato ai coniugi vedovi che si trovano in condizioni di invalidità. Per poterlo richiedere, il richiedente deve dimostrare di avere un’invalidità certificata del 100%, che attesti l’incapacità a svolgere un lavoro proficuo.
In alternativa, è possibile essere titolari di un assegno di accompagnamento o presentare un certificato di inabilità rilasciato dal medico di base. È fondamentale che il richiedente sia vedovo di un lavoratore iscritto a una delle gestioni previdenziali, ma attenzione: gli autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni non possono accedere a questo beneficio.
Per richiedere l’assegno di vedovanza, è necessario preparare una serie di documenti da presentare all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Tra la documentazione richiesta ci sono: la data di vedovanza, la categoria e il numero della pensione di reversibilità, il verbale di invalidità civile e l’ultima dichiarazione dei redditi. Non dimenticate di includere un documento di identità e il codice fiscale.
L’importo dell’assegno di vedovanza varia in base al reddito del richiedente. Per chi ha un reddito fino a 33.274,22 euro, l’assegno è di 52,91 euro, mentre per redditi compresi tra 33.274,23 euro e 37.325,55 euro, l’importo scende a 19,59 euro. È fondamentale sapere che la domanda per l’assegno di vedovanza può essere presentata anche online, utilizzando credenziali digitali come SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. È possibile inoltrare la richiesta in concomitanza con quella per la pensione di reversibilità o in un momento successivo.
Inoltre, è importante considerare che si possono richiedere arretrati fino a cinque anni indietro, con una somma massima di 3.000 euro. Questo rappresenta un’opzione molto utile per chi si è trovato in difficoltà economiche e non ha sfruttato questa opportunità in precedenza.
In conclusione, è fondamentale che i superstiti di pensionati INPS siano a conoscenza di queste possibilità. Rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) potrebbe rivelarsi una mossa strategica per ottenere informazioni dettagliate e avviare la richiesta dei benefici a cui si ha diritto. Non lasciate che la mancanza di informazioni vi privi di un aiuto economico che può fare la differenza nella vostra vita quotidiana.