Sciopero del 29 novembre: anche la scuola ferma, lezioni a rischio!

Per il 29 novembre è in arrivo un’importante mobilitazione: uno sciopero generale che coinvolgerà diversi settori, specialmente quello dei trasporti e della scuola. Questa giornata, attesa da pochi, promette di cambiare la routine di molti cittadini, poiché non solo i mezzi pubblici, come bus e treni, ma anche le scuole potrebbero trovarsi a chiudere le porte. Gli istituti scolastici sono, infatti, incerti sulla loro apertura, e ciò dipende dalla partecipazione dei docenti e del personale amministrativo alla protesta. Da una parte si leva la voce dei lavoratori, dall’altra la popolazione si prepara ad affrontare questa situazione potenzialmente complicata.

Il sindacato Flc Cgil ha reso noto che il personale scolastico e quello dell’istruzione parteciperanno attivamente allo sciopero del 29 novembre. Questo include non solo i docenti, ma anche il personale di supporto, quello dirigenziale e tutti i lavoratori delle scuole non statali. Le scuole potrebbero rimanere chiuse, ma ciò dipenderà dalle decisioni individuali dei docenti e della loro volontà di unirsi alla protesta. Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, ha messo in evidenza l’urgenza della situazione. Ha affermato chiaramente che il sistema scolastico non può più restare vincolato dalle rigide misure di bilancio che, di fatto, ostacolano il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore. I sindacati chiedono una revisione alla legge di bilancio e maggiori risorse per il personale scolastico, al fine di dare risposte tangibili ai problemi economici e di lavoro che affliggono il settore.

Meccanismi e orari della protesta

È importante notare che, sebbene l’intero settore della scuola si fermi per tutta la giornata, il settore dei trasporti avrà uno sciopero di sole quattro ore. Questo potrebbe causare significativi disagi per molti pendolari e studenti che si spostano per raggiungere le scuole e i luoghi di lavoro. Le ragioni di questa mobilitazione sono chiare: cambiare radicalmente la legge di bilancio, defianta e insoddisfacente, al fine di rientrare nei parametri economici necessari per garantire non solo il potere d’acquisto sia di salari che di pensioni, ma anche per un adeguato finanziamento della sanità, dell’istruzione e dei servizi pubblici. La proposta di aumentare le risorse destinate all’istruzione è una delle priorità. La crescente mancanza di personale nei mezzi di trasporto viene citata spesso come un problema preoccupante. Da Milano a Roma, sono molte le città che hanno riscontrato un drastico calo della frequenza di autobus e tram.

Disagi in arrivo: cosa aspettarsi

Lo sciopero del 29 novembre non colpirà solo il settore della scuola e dei trasporti. Infatti, la sanità sarà anche coinvolta, poiché i medici, i veterinari e anche i professionisti sanitari si uniranno alla protesta, mentre altri settori iniziano ad alzare la voce. La mobilitazione mira a sottolineare le difficoltà legate non solo a contratti non rinnovati, ma anche alle condizioni di lavoro sempre più precarie. Sebastián e la sua squadra non sono soli in questa lotta; infatti, l’intera popolazione si sta rendendo conto di come le difficoltà nel trovare personale stiano influenzando ogni settore, rendendo difficile mantenere standard di qualità accettabili. Le difficoltà economiche che colpiscono le famiglie continuano a crescere e la protesta vuole essere un grido dato da chi lavora in questi settori faticosi. La giornata del 29 novembre si prospetta dunque come un significativo punto di contatto tra professori, trasportatori e cittadini, tutti uniti sotto uno stesso obiettivo. Quindi, la tensione si alza e si attende di scoprire come si evolverà la situazione.

Published by
Ludovica Rossi