Il vino, un vero e proprio nettare degli dei, che ha fatto del nostro Paese uno dei principali produttori quanto esportatori di questa bevanda.
Ci sono, però, delle particolarità che non tutti conosciamo su questa bevanda che, quasi tutti i giorni, si trova sulle nostre tavole ed accompagna pranzi e cene. E non si tratta soltanto della sua origine e della sua stessa etichetta.
Una delle domande che principalmente ci poniamo è: quando un vino può essere considerato autentico nel suo insieme? Vediamo insieme quali sono le caratteristiche che dobbiamo conoscere quando ne assaggiamo uno.
Il vino: come sceglierlo al meglio
Una delle bevande più consumate, insieme all’acqua, sulle nostre tavole è il vino. Vini pregiati, vini da tavola, vini da aperitivo…insomma: la scelta è davvero vastissima. E l’Italia si presenta come uno dei principali produttori di questo nettare degli dei. Ma quanto ne conosciamo sulla sua storia che va anche al di là dell’essere o meno, di origine protetta?
C’è da sapere, infatti, che ci sono delle particolari qualità e caratteristiche che fanno di un vino il suo essere o meno pregiato, il suo appartenere ad un vitigno piuttosto che ad un altro. Quando pensiamo ai vini di qualità, immediatamente ci viene in mente il loro essere DOC o DOCG e, di conseguenza, anche il loro prezzo più elevato rispetto ad un vino più comune.
Ma possono, i vini, essere classificati soltanto in base al loro prezzo o a che posto occupano su di uno scaffale o in una vineria? Assolutamente no, c’è molto molto altro alle loro spalle. Un vino si presenta autentico quando evoca una regione, un vitigno particolare, uno stile o un brand specifico. Ma non basta, perché ci sono delle regole precise che stabiliscono tutto questo.
La fascia ministeriale che identifica un vino che sia DOC o DOCG, apposta sulle bottiglie, è il certificato di autenticità del vino stesso. Ci sono dei produttori che, però, al di là di questa regola, imprimono la loro signature stilistica e si concentrano sull’autenticità del brand, piuttosto che sulla sola denominazione.
Oltre al DOP, cosa è necessario sapere prima di acquistare del vino
Importanza fondamentale ha l’origine territoriale del vino: lo stile dei cosiddetti “vini bandiera” è riconosciuto dai consumatori quando acquistano quel determinato vino, anche se fanno affidamento solo sul loro gusto. Perché l’origine del vino rappresenta, sempre, una primaria garanzia di affidabilità.
Altro elemento è lo stile di produzione, soprattutto il rispetto della tradizione di produzione. Un esempio? L’Amarone: il metodo dell’appassimento delle uve dona una tipica quanto caratteristica nota evoluta, insieme a quel sorso denso che ci viene invidiato da tutto il mondo. Dall’altro lato ancora c’è l’unicità del vino. La forza di un marchio esprime, sopra ogni cosa, il desiderio del consumatore ad acquistare proprio quel vino rispetto ad un altro, perché lo conosce, sa come è prodotto e come è fatto.
Infine, ma non meno importante, la tracciabilità del vino: è il valore unico per eccellenza. Vini che vengono prodotti solo in determinati luoghi o regioni, hanno anche delle etichette particolari, segno e simbolo pieno della loro tracciabilità quanto anche della loro unica autenticità.